MARCO GIUSTI

Giusti, lo Stracult del piccolo schermo

Da tempo, baluginava nella mia testa l’idea di intervistare Marco Giusti. Nel mare delle banalità profuse a iosa e del conformismo nauseante spacciato per critica, “Il cinema dei Giusti” – così si chiama la sua rubrica quotidiana che il Nostro tiene, da anni, sulle pagine di Dagospia – è una galleria di personaggi, scene, orrori, bellezze. 

Ideatore, insieme a Ghezzi, di Blob, negli ultimi quarant’anni Giusti ha attraversato l’oceano tempestoso della tivù italiana con grande abilità e capacità. Ma  è stato il cinema il suo vero amore!

A differenza di tanti sapientoni boriosi, che affollano il mare magnum della carta stampata, la penna di Giusti scivola leggera sulla carta; chi vuol capire qualcosa, lasci perdere i quotidiani e i suoi recensori che, a lingue spiegate, ci dicono cosa dobbiamo vedere, e cosa no; cosa è bello o brutto, o, come sovente capita, cosa è giusto o sbagliato; oppure, sorbirci panegirici infiniti sul grande (?) attore o sul regista così ben voluto da tutti…

Ogni giorno, da decenni, non fa altro che vedere e scrivere, fino allo sfinimento, film alti e film bassi, giudicare premi Oscar e attori mediocri (tanti), con uno sguardo critico, a volte …