Ernesto Galli della Loggia

Il professor Ernesto Galli della Loggia è, da molti anni, una voce autorevole e indiscussa non solo del mondo accademico, ma, anche, del giornalismo. A tutti sarà capitato di imbattersi, leggendo il Corriere della Sera, nei suoi editoriali, spesso taglienti e poco accondiscendenti.  E se la linea editoriale – sfumata e fumosa – che si detta in via Solferino cambia repentinamente, a seconda del momento politico, gli scritti “del cerchiobottista” Galli della Loggia, pur non essendo incendiari, spezzano la monotonia, movimentano il dibattito italiano e stuzzicano la riflessione, soprattutto quando non si è d’accordo con il suo pensiero.  Raggiungo il professore in un elegante quartiere romano. Nella quiete del suo studio, solo i libri – migliaia sparsi in ogni anfratto – sembra che parlino e, vista la mole, incutano timore. Smessi i panni dell’accademico pensoso, ha il viso rilassato, a tratti sorridente, affabile e generoso nel concedersi. Pur essendo nato nella Roma dove tutto si compra e tutto ha un prezzo, per citare Sallustio, le sue origini sono meridionali.  A parte le mani, che muove in continuazione, come a voler disegnare qualcosa di astratto nell’aria, di levantino il professor Galli Della Loggia non ha nulla. I suoi caratteri sembrano del nord. Da professore universitario, mi sarei aspettato qualche critica, lucida …